Bibliografia

Castello di Sandersdorf, dove furono confiscati a De Bassus, mecenate di Mayr, i documenti illuminati segreti

I documenti illuminati

logo di italianOpera, pagina sui documenti illuminati

I documenti segreti confiscati agli illuminati di Baviera, erano conservati a Monaco presso gli Archivi Segreti della Casa Reale di Baviera. Sono stati impressi per ordine dell’Elettore Bavarese dalla Tipografia di Corte, che se ne fa garante. “Se qualcuno avesse un dubbio sull’autenticità di questa raccolta, che si presenti agli Archivi segreti di questa città, dove si ha l’ordine di sottomettergli gli originali. Monaco, 26 marzo 1787”. I manoscritti rimasero a lungo presso l’Archivio di Monaco di Baviera (Geheimes Haus Archiv). Poi furono trasferiti dalla Gestapo per una mostra sulle società segrete a Berlino. Da allora se ne è persa ogni traccia. Furono distrutti forse durante i bombardamenti.

scritti originali sequestrati agli illuminati di Baviera per ordine dell’Elettore (pdf 29Mb)

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Altre fonti a stampa

1. Der ächte Illuminat oder die wahren unverbesserten Rituale der Illuminaten. Enthaltend I die Vorbereitung, 2 das Noviciat, 3 den Minervalgrad, 4 den kleinen und 5 den grossen Illuminatengrad scritto da Adolph Knigge a Edessa nel 1778.

Knigge

2. Philos (Knigge) endliche Erklärung und Antwort auf verschiedenen Anforderungen und Fragen, die an ihn ergangen, seine Verbindung mit der Orden der Illuminaten betreffend pubblicata ancora da Knigge a Hannover nel 1788, chiarisce le varie questioni sulla sua relazione con gli illuminati.

3. Die neusten Arbeiten des Spartacus (Weishaupt) und Philo (Knigge) in dem Illuminaten Orden, jetzt zum ersten Mal gedruckt und zur Beherzigung bei gegenwärtigen Zeitläufen herausgegeben di anonimo, ma con sigillo dell’Ordine.

Illuminatus dirigens

4. Illuminatus Dirigens oder Schottischer Ritter. Ein Pendant zu der nicht unwichtigen Schrift: die neuen Arbeiten des Spartacus und Philo, appendice anonima agli Ultimi lavori di Spartaco e di Filone.

Engel

5. Beurkundete Geschichte des Illuminaten-Ordens, storia critica dei gradi dell’Illuminatismo scritta da Xavier Zwack (secondo Augustin Barruel è anonima), pubblicata da Leopold Engel in Geschichte des Illuminaten-Ordens. Ein Beitrag zur Geschichte Bayerns, Berlino, 1906.

Deposizioni

6. Le deposizioni ai processi contro gli illuminati, rilasciate da Sulpitius Cossandey, canonico e professore di Monaco, da Vitus Renner, prete e professore di Monaco, da Joseph Utzschneider, consigliere della Camera Elettorale di Monaco, da Grünberg, membro dell’Accademia delle scienze e professore di matematica a Monaco.

7. Le Apologie degli illuminati Weishaupt e Knigge.

De Bassus, mecenate di Mayr

8. La Esposizione / presentata / agl’illustrissimi / Signori Capi / dell’eccelsa / Repubblica de’ Grigioni / di loro ordine / da Tommaso Francesco Maria baro- / ne De Bassus Signore di Sanders- /torf, Mendorf, Eggerperg, Har- / landen, e Dachenstein ec. Ciam- / bellano di Sua Altezza Elet- / torale Serenissima Palati- / no Bavara ec. Già Podestà / di Poschiavo, e Traona / ne’ Grigioni ec. / riguardo alla Società segreta chiamata degl’ / Illuminati, tradotta dall’originale tedesco dall’Autore medesimo / li 21. Dicembre 1787. De Bassus, mecenate di Johann Simon Mayr Maestro di Gaetano Donizetti, la pubblicò a Poschiavo. Prima uscì l’originale tedesco nel 1788 col titolo Vorstellung denen hohen Standeshäuptern der Erlauchten Republik Graubünden in Ansehung des Illuminatenordens auf hohen Befehl vorgelegt von Thomas Franz Maria Freyherrn von Bassus.

continua

Castello di Sandersdorf, dove furono confiscati a De Bassus, mecenate di Mayr, i documenti illuminati segreti
Castello di Sandersdorf, dove furono confiscati a De Bassus i documenti illuminati segreti

Cfr. Libro di riferimento Luca Bianchini, Anna Trombetta, Mozart Il flauto magico, Lecce, Youcanprint, 2018.

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Illuminati di Baviera

Musica sacra e politica

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Il Verter, I dolori del giovane Werther, i rapporti tra Goethe, Johann Simon Mayr, Maestro di Gaetano Donizetti, e Mozart, riportano costantemente agli illuminati di Baviera. Ogni approfondimento sui temi letterari, musicali, sulle scelte compositive è vano se non si conoscono, dalle fonti, il pensiero illuminato e i riti, ai quali attendevano i sacerdoti minervali. Il rapporto tra Musica sacra e politica è stretto.


Il Maestro di Donizetti al servizio di Weishaupt

De Bassus era braccio destro di Weishaupt, fondatore degli Illuminati di Baviera. Fu protettore e mecenate del compositore Mayr. Anch’egli illuminato di Baviera. Ed ebbe il compito di divulgare le opere tedesche illuminate, facendole tradurre e smerciare clandestinamente a Milano, Bergamo e Venezia. Era infatti editore, e possedeva una tipografia clandestina a Poschiavo. Poiché curava i rapporti tra illuminati della Germania e l’Italia, aveva preso il nome segreto di Annibale, colui che appunto passò le Alpi.


Apologia del suicidio

Tra le opere proibite di De Bassus spicca la prima traduzione italiana del Werther di Goethe, autore conosciuto, apprezzato, studiato e rielaborato dalla setta. Goethe era illuminato di Baviera. Il suo nome segreto è Abaris.

Per capire il Verter messo in musica da Mayr e i rapporti che il Maestro di Donizetti ebbe con Goethe e Mozart, dobbiamo prima intendere il Werther degli illuminati e cosa in particolare significassero per l’Ordine il “suicidio” e le “pasquiglie” letterarie. Lo si spiega nei prossimi post.


l’Anticristo

C’è una selva contrastante di informazioni, di commenti contemporanei, che spesso, per una ragione o per l’altra, disprezzano Weishaupt e la sua dottrina, fatte salve le apologie di qualche illuminato. Lì dentro occorre distinguere i passi obiettivi e documentati, mediando altrove tra giudizi di parte cattolica, protestante o marxista. I cattolici, critici più intransigenti, come il Barruel, spesso accostano Weishaupt all’Anticristo. Saranno proprio loro invece ad accogliere il musicista illuminato Mayr nella cattolicissima Bergamo. Lo dovettero fare, dietro pressioni della Massoneria e dell’illuminato Ambrosioni.


Il campione della musica sacra cattolica

A Mayr assegneranno l’incarico di Maestro di Cappella in Santa Maria Maggiore. E lo stimarono in seguito “degno di ricordo e di commemorazione”, “egregio personaggio, che contribuì non poco all’incremento della musica sacra”. Mayr fu infatti definito “uomo d’ingegno, uomo benevolo, uomo virtuoso: grande amatore della patria, ornamento della religione”. E “campione della musica sacra cattolica”. Un illuminato di Baviera! La cosa è disturbing nell’ambito della ricerca musicologica che s’occupa di Mayr, ed è spesso taciuta.


La denuncia dell’Elettore è inascoltata

Le lettere e gli scritti originali degli illuminati, contro la Chiesa, le religioni e il potere costituito furono scoperti presso Landshut. Sequestrati al consigliere di reggenza Zwack, l’11 e il 12 ottobre 1786, vennero stampati per ordine di Sua Altezza l’Elettore. La denuncia ebbe scarso effetto, e gli illuminati continuarono come nulla fosse.

Quel primo libro di denuncia era intitolato Einige Originalschriften des Illuminatenordens, welche bei dem Regierungsrath Zwackdurch vorgenommene Hausvisitation zu Landshut den 11 und 12 Oktober 1786 vorgefunden worden. Auf Höchsten Befehl seiner Churfürstlichen, Durchleucht zum Druck befördert, Uscì a Monaco di Baviera nel 1787.

Musica sacra e politica:  Karl Theodor von Felix Anton Besold, Elettore di Baviera, qui ancora giovane nel 1744
Karl Theodor von Felix Anton Besold, Elettore di Baviera, qui giovane nel 1744

Cfr. Libro di riferimento Musica sacra e politica Luca Bianchini, Anna Trombetta, Mozart Il flauto magico, Lecce, Youcanprint, 2018.

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La Massoneria a servizio del regno

Quadro di Jean Broc La scuola di Apelle, 1800

La confisca dei beni religiosi

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I soldi confiscati ai gesuiti, come accadrà a Bergamo nel 1797, servirono a finanziare il nuovo sistema di istruzione pubblica, anche quella musicale. Quella era una necessità urgente, se si voleva che l’opera di riforma riuscisse solida e durevole.

Legittimazione dei gusti

I beni sequestrati costituirono un fondo per l’educazione, con il quale si poterono aprire delle scuole elementari di stato in ogni provincia della monarchia asburgica. Il programma scolastico, redatto nel 1784, aveva lo scopo di formare dei cittadini utili, obbedienti e cristiani. La legittimazione dei gusti mirava al controllo dei media di quel tempo, a cominciare dagli spettacoli lirici. Si imposero autori soprattutto tedeschi. La Massoneria a servizio del regno austriaco ebbe ruolo determinante nelle manovre politiche e culturali.

Le Lezioni caritatevoli del Maestro di Donizetti

Anche l’illuminatismo di Johann SImon Mayr, derivato dalle prediche contro i beni secolari del clero, si risolverà in Bergamo con la fondazione nel 1805 delle Lezioni Caritatevoli di musica. Egli ebbe grande rilevanza per l’educazione musicale. Fu Mayr ad aver scoperto Donizetti e ad averlo avviato alla carriera musicale.

Massoneria a servizio del Regno, Quadro di Jean Broc La scuola di Apelle, 1800
Quadro di Jean Broc La scuola di Apelle, 1800

La Gran Loggia d’Austria

Il sovrano austriaco, che aveva appoggiato la ripresa dell’attività latomista, legata alla corrente razionalistica degli illuminati di Baviera, consentì la nascita della Gran loggia Provinciale Austriaca, trasformatasi nel 1783 in Gran loggia Nazionale.

L’intento era ancora quello di orientare ai propri scopi l’attività della massoneria, facendo delle logge uno strumento del regno. Ed è infatti mediante le logge razionalistiche illuminate che la politica austriaca, tramite De Bassus, riuscì a penetrare ed operare in Italia, valendosi di un canale privilegiato, che partendo da Vienna, attraverso Innsbruck e Bolzano, arrivava fino a Trento per congiungersi ai precedenti gruppi massonici di Rovereto e di Milano.

L’influenza di Johann Simon Mayr, maestro di Gaetano Donizetti, fu grande sia nell’ambito della musica operistica, che in quello del genere sacro. Fu Mayr a interessarsi perché la musica di Haydn Mozart e Beethoven penetrasse nei territori italiani, scalzando quella nazionale. Suo intento era il controllo delle Università, perché vi si insegnassero le discipline musicologiche. Scopo degli Asburgo era da tempo il controllo dei gusti, avendo per scopo il governo degli Stati con la lira, ossia la musica, e con la spada. O con le buone o con le cattive, insomma.

La loggia distrettuale di Milano

Al disegno di Giuseppe II si piegò la loggia milanese La Concordia, che per questo venne elevata al rango di unica loggia distrettuale della Lombardia, sottoposta a un Gran Maestro scelto da Vienna: Giuseppe Giovanni Wilczeck, conquistato agli illuminati di Baviera dal barone De Bassus, e in contatto con i Mozart. La Massoneria assunse la veste di un organismo parastatale, con l’implicito compito di difendere la causa del riformismo giuseppino.

Il maestro di Donizetti a servizio dell’Austria

Weishaupt, De Bassus e Mayr, maestro di Gaetano Donizetti, erano affiliati a una società segreta, quella degli illuminati di Baviera, infiltrata nella Massoneria e al servizio dell’Austria.


Cfr. Libro di riferimento Luca Bianchini, Anna Trombetta, Mozart Il flauto magico, Lecce, Youcanprint, 2018.

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Pio VI in Austria

Papa Pio VI
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Le riforme di Maria Teresa spoliarono le ricchezze dei religiosi per ripagare i debiti dello Stato e non gravare sui poveri. Pio VI cercò invano di opporvisi.

I tesori di queste comunità religiose, secondo i sovrani austriaci, non avevano successori, e perciò era loro diritto impossessarsene.

Per questo – dicevano – ogni governo amico dei filosofi e partigiano dei libri che attaccano le superstizioni popolari e il falso zelo, si deciderebbe, per la facilità di pagare una parte dei debiti, ad affrettare questa riforma.


Pio VI e la riforma giuseppina

Papa Pio VI
Pompeo Batoni – ritratto di Papa Pio VI – Galleria Nazionale Irlandese, Dublino

Il coreggente Giuseppe II cambiando a suo arbitrio ogni cosa nella Chiesa, diede il segnale per quella famosa costituzione chiamata civile, promulgata quindi dai legislatori giacobini. È interessante riguardare la riforma giuseppina con gli occhi di un gesuita (Barruel) e col suo giudizio di parte. Papa Pio VI fu costretto a recarsi in Austria per rappresentare egli stesso la fede e i diritti della Chiesa. Giuseppe II lo ricevette con rispetto, e permise, che gli fosse reso tutto l’omaggio della venerazione pubblica.

Le persecuzioni

Ma non diminuì la sua guerra d’oppressione, secondo il Barruel. Anzi, l’imperatore non scacciò i vescovi dalle loro sedi, ma li tormentò, erigendosi a superiore nei seminari. Volle costringere gli ecclesiastici a prender lezioni dai maestri, da lui designati. Le sue sorde persecuzioni e le sue palesi distruzioni – dice il gesuita – eccitarono i clamori in molte parti.

L’Imperatore – continua – è seguace dei congiurati e non potrà mai dirsi innocente della guerra di distruzione, che ha poi minacciato il suo medesimo trono.

Di seguito – conclude il Barruel – noi vedremo Giuseppe II pentirsi della guerra da lui fatta a Cristo, avendo scoperto quella, che la filosofia faceva a lui stesso e al suo trono. Egli allora cercherà di riparare i suoi sbagli, ma invano, ed egli medesimo ne diverrà la triste vittima. (Augustin Barruel, Mémoires)


Cfr. Libro di riferimento Luca Bianchini, Anna Trombetta, Mozart Il flauto magico, Lecce, Youcanprint, 2018.

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